La carta: tristezza
TRISTEZZA
Cogli questo momento per ascoltare te stesso e il tuo cuore, poi raccogliti in un amorevole abbraccio.
Il tuo inconscio ha scelto questa carta perché dentro di te si sta muovendo un richiamo antico, una voce che non vuole più essere zittita, una parte che chiede finalmente di essere vista, ascoltata e accolta senza paura.
La tristezza che senti non è un errore, non è una caduta, non è un difetto del carattere o un segnale che “qualcosa non va”.
È, al contrario, uno degli strumenti più profondi che la tua anima utilizza per parlarti quando tutto il resto è diventato troppo rumoroso.
Gli Esseri di Luce ti stanno dicendo che questa emozione è un portale, non un ostacolo.
È la porta di accesso a uno strato di te che per molto tempo hai tenuto protetto, forse nascosto, forse convintə che non fosse il momento giusto per toccarlo.
E ora quel momento è arrivato.
La tristezza ti invita a rallentare, a fermarti, a non correre verso il mondo esterno per riempire il vuoto, ma a sostare nel vuoto stesso, perché proprio lì si trova la verità che stai cercando da tanto.
Quando provi tristezza, il tuo sistema smette di guardare fuori e inizia a guardare dentro, ed è in questo sguardo che l’anima finalmente può parlarti.
Gli Esseri di Luce ti stanno dicendo che non devi scacciare questa sensazione, non devi temerla, non devi giudicarla come debolezza, perché la tristezza è una delle emozioni più rigenerative che esistano: lava ciò che è vecchio, scioglie ciò che era accumulato, rende morbidi i punti del cuore che la vita aveva indurito.
Tu non stai “crollando”.
Stai ammorbidendo ciò che era diventato troppo rigido per continuare a sostenerti.
La tristezza arriva quando un ciclo si sta chiudendo, quando un modo di vivere, di pensare, di amare, di proteggerti, non è più adatto al tuo presente.
È come una pioggia che prepara la terra per un nuovo seme, e la tua anima vuole che tu lo sappia: nulla di ciò che senti è casuale.
L’inconscio ti sta guidando verso un territorio che potrà farti crescere, ma prima ha bisogno del tuo coraggio di sentire.
Questa carta ti chiede di appoggiarti a te stessə con la stessa dolcezza con cui abbracceresti un bambino che ha bisogno di conforto.
La tristezza non vuole punirti, vuole riportarti a casa.
Ogni lacrima che trattieni pesa.
Ogni lacrima che lasci scendere libera.
E mentre vivi questa emozione, gli Esseri di Luce ti sono accanto: ti invitano a non confondere la solitudine con l’abbandono, perché nel momento in cui senti di più la tua solitudine, stai in realtà entrando più profondamente in contatto con il tuo nucleo interiore, con la parte di te che troppo spesso è stata ignorata per adattarsi, per essere forte, per non dare fastidio, per andare avanti anche quando eri stancə.
Questa carta ti dice che è sicuro fermarti.
È sicuro sentire.
È sicuro lasciarti attraversare da ciò che emerge.
È sicuro ascoltare la tua ferita, perché in quel luogo non c’è soltanto dolore: c’è un’indicazione precisa della tua anima.
La tristezza che vivi ora non parla soltanto di ciò che ti manca, ma anche di ciò che stai diventando.
È un ponte verso una versione di te più autentica, più consapevole, più libera.
Il tuo inconscio ti sta dicendo: “Non evitare ciò che senti. Entraci con amore. Io sono qui con te.”
E gli Esseri di Luce aggiungono che, proprio in questo spazio fragile, stai ricevendo una delle più grandi opportunità di trasformazione: imparare a restare presente mentre qualcosa in te si scioglie, imparare a riconoscere che non sei sbagliatə quando sei triste, ma profondamente umanə, profondamente in ascolto, profondamente viva o vivo nella tua verità.
Lascia che questa emozione ti apra, non che ti chiuda.
Lascia che ti insegni ciò che la gioia, da sola, non può insegnarti.
E quando ti sentirai prontə, vedrai che da questa tristezza nascerà una nuova direzione, una nuova luce, un nuovo modo di essere nel mondo.

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