La carta: il pesce
IL PESCE
Smetti di adattarti per paura di non sentirti amato, accettato e riconosciuto.
Trova il coraggio di esprimere la tua verità.
Ribellati e esci dagli schemi ove necessario.
Il tuo inconscio ha scelto questo messaggio perché sta arrivando per te un tempo di verità, un tempo in cui non puoi più permetterti di rimpicciolirti per entrare in forme che non ti appartengono, un tempo in cui la vita ti invita con forza dolce ma irremovibile a smettere di adattarti per paura di non essere amato, accettato o riconosciuto.
Questo simbolo del pesce, così semplice e così antico, si presenta come una chiamata a ribellarti interiormente a tutto ciò che ti rende piccolo, sbiadito, trattenuto.
Se lo osservi bene, non è un invito alla ribellione contro qualcuno, ma alla ribellione verso quelle strutture interne che continuano a dirti che devi compiacere per meritare amore, che devi rinunciare a parti preziose di te per non disturbare, che la tua verità è troppo intensa, troppo profonda, troppo scomoda per essere mostrata.
Hai scelto questa carta perché stai entrando in un territorio nuovo, un territorio in cui il tuo cuore desidera smettere di vivere in funzione degli altri, un territorio in cui ti stai accorgendo che ogni volta che ti adatti oltre misura ti allontani da te stessə e qualcosa dentro si spegne, si rattrista, si contrae.
Gli Esseri di Luce ti stanno dicendo che questa fatica che senti, questa sensazione di vivere una vita non completamente tua, non è un errore ma un campanello profondissimo: è il tuo essere che ti invita a tornare a casa, a tornare a te, a scegliere te non come gesto di egoismo ma come gesto di amore radicale verso la tua anima.
Finora forse hai creduto che adattarti fosse l’unico modo per essere amato, ma il tuo inconscio ora ti mostra che quel movimento non ti nutre più, che è arrivato il momento di smettere di chiedere al mondo il permesso di brillare e iniziare a brillare perché è ciò che sei venutə a fare.
Uscire dagli schemi non significa rompere tutto, ma smettere di tradirti; non significa chiudere il cuore, ma permettergli di pulsare con la sua verità; non significa diventare duro o distante, ma finalmente autentico.
La selva oscura che stai attraversando non è un castigo, è un’iniziazione: è la soglia in cui l’anima perde i vecchi abiti per ritrovare la sua forma più vera.
È il luogo in cui il cuore si purifica dalle aspettative, dalle paure, dalle dipendenze emotive, e si apre a un cammino di purezza e integrità.
Gli Esseri di Luce ti ricordano che non perdi amore quando smetti di adattarti: perdi solo ciò che non era amore per te.
E tutto ciò che è autentico rimane, si avvicina, si trasforma con te.
Senti dentro quel richiamo?
È il richiamo alla tua verità, al tuo coraggio, alla tua voce che non vuole più essere mormorata ma espressa.
È il richiamo alla ribellione sacra, quella che nasce non dalla rabbia, ma dalla dignità dell’anima.
E in questa ribellione c’è una promessa: quando scegli te stessə, quando esci dalla corrente che ti trascina e inizi a nuotare nella tua direzione, il mondo si riorganizza, l’energia si riallinea, la vita risponde.
La selva oscura, da dentro, sembra un labirinto.
Ma da fuori, per chi ha il coraggio di attraversarla, è un ponte: un ponte verso un cuore più puro, verso una vita più vera, verso relazioni più sincere, verso una libertà che non hai mai osato immaginare.
E il pesce, che nuota controcorrente, ti sussurra che anche tu puoi farlo.
E che l’acqua della tua vita ti sosterrà mentre riscopri chi sei.

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