Tristezza
TRISTEZZA
Hai vissuto, di recente, situazioni in
cui il tuo ruolo come uomo/donna, marito/moglie, figlio/figlia, lavoratore/lavoratrice,
non è stato quello che ti aspettavi?
La tristezza si somatizza ogni qual
volta che ci sentiamo soli, tristi ed abbandonati e non piangiamo manifestando
un pianto con il muco.
I polmoni vogliono il pianto e l’intestino
crasso vuole il lamento. Il piagnisteo è un ottimo modo di attirare su di sé
l’attenzione. Il bisogno è la considerazione.
La tristezza trattenuta viene
rilasciata mediante il massaggio metamerico, l’armonizzazione angelica,
attraverso un pianto inconsolabile con il muco e attraverso il lamento. Questo però
non significa lamentarsi di tutto con tutti perché è giusto che tu scelga con
cura le parole che immetti nel mondo e verso le altre persone! Ma puoi sfogare
il tuo lamento scrivendo una bella lettera di tutto ciò che non va in questo
momento, oppure puoi sfogarti parlando da solo in macchina o davanti allo
specchio. Al tuo corpo questo basterà e così tu starai meglio e anche le
orecchie dei tuoi cari!
Quando la tristezza è trattenuta nel viso ci sono i seguenti inestetismi cutanei:
pustole con pus arrossate e
follicolite.
Quando la tristezza è trattenuta nel corpo ci sono i seguenti inestetismi cutanei:
follicolite seborroica ed acneica,
pelle molto secca.
Oli essenziali:
L’olio essenziale di Abete bianco se inalato agisce come antidepressivo, riporta una visione chiara e di luce dove regnano il buio e la poca lucidità ed è utile quando ci sono dubbi o sentimenti negativi.
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