Rabbia
RABBIA
Hai vissuto, di recente, situazioni in
cui avresti voluto urlare quello che pensavi, oppure andartene via, facendo
rispettare il tuo pensiero e non l’hai fatto?
La rabbia si somatizza ogni qual volta
ci viene fatto qualcosa che noi a quella persona non faremmo mai.
La rabbia è un’emozione e ci costituisce
tanto quanto la tristezza, la preoccupazione o la gioia. La rabbia se viene
trattenuta o non sfogata in maniera sana si sedimenta e si somatizza
soprattutto negli occhi, nel fegato e nella cistifellea e di conseguenza si
creano stitichezza o diarrea, gonfiori addominali, cali della vista, cellulite,
aumento di peso, rigidità muscolari, infiammazioni nel corpo e tutte quelle
patologie che finiscono in “–ite” come la sinusite, ad esempio. Nel viso, un
eccesso di rabbia non sfogato correttamente si manifesta con una pelle
totalmente senza sebo o al contrario come una pelle impura, grassa, con acne e
pustole, punti neri.
Ora che abbiamo visto dove si è
somatizzata la rabbia che non hai potuto esprimere o che non ti sei permesso di
esprimere e quella che hai espresso in maniera eccessiva vediamo insieme che
cosa scatena in noi l’emozione della rabbia.
Il fegato vuole l’urlo, la vescica biliare
vuole ribellarsi col movimento. Il
bisogno è il rispetto.
La parola chiave quando si parla di rabbia
è il RISPETTO. Il bisogno consapevole o inconsapevole che ognuno di
noi ha da soddisfare è il rispetto infatti somatizziamo e proviamo
rabbia nel momento in cui ci viene fatto qualcosa che noi all’altro non faremmo
mai. Quindi PERCEPIAMO una mancanza di rispetto
nei nostri confronti. Sottolineo la parola percepiamo poiché l’altro potrebbe
non aver avuto l’intento di mancarci di rispetto poiché ciò che fa arrabbiare
me potrebbe non far arrabbiare te, in questo senso siamo SOLO noi i
responsabili della nostra rabbia poiché essa è una reazione all’altro e al
comportamento dell’altro.
Siamo umani, ok? Non siamo robot senza
sentimenti e va bene provare la rabbia. Ci sono infatti tantissimi modi per
gestire al meglio questa emozione che spesso si manifesta anche quando abbiamo
PAURA, talvolta aggrediamo prima ancora di essere aggrediti e stiamo sulla
difensiva o giudichiamo e critichiamo poiché abbiamo paura di essere non amati,
esclusi, puniti, giudicati, allontanati, fregati o maltrattati.
La rabbia trattenuta viene rilasciata
mediante il massaggio metamerico, l’armonizzazione angelica e attraverso gli
sfoghi della rabbia sani.
LETTERA per liberare il
fegato: è utile solamente se in quel momento la
tua gola e le tue corde vocali sono pienamente a posto. Diversamente se
hai tosse, mal di gola o abbassamento della voce fai gli altri due
metodi. Prendi carta e penna e scrivi a Te stesso, alle persone che ti
hanno ferito, fatto arrabbiare, scrivi della situazione che ti toglie pace,
scrivi a Dio se sei arrabbiato con lui, ai tuoi genitori, colleghi, figli, a
chiunque ti abbia fatto anche solo innervosire o pensi che non abbia avuto
rispetto per Te o per il pianeta o per gli animali, puoi anche scrivere a
persone che non conosci direttamente come ai politici o ad una persona che ti
ha tagliato la strada mentre eri in auto questa mattina. Sfogati, scrivi tutto
quanto. Quando hai esaurito le cose da scrivere termina con “sto cercando di
perdonare tutto e tutti, compreso me stesso perché io merito la pace”. Poi
accartoccia il tuo scritto e tienilo nel pugno, questo è ottimo per farti
capire che la tua mano può chiudere tutto in un pugno e che non è tutto così
grande come sembrava. Poi spezzetta in mille pezzi i fogli o il foglio e
buttali con decisione nel cestino della carta così da riciclare con la carta
anche questa energia stantia che può creare apatia e chiusura come agitazione e
iperattività.
Puoi ripetere questa modalità anche più
volte al giorno e più volte nella tua vita, ogni qual volta che ne hai bisogno
e puoi trasmettere questo metodo anche ai tuoi figli e ai bambini che conosci.
URLA , CANTA,
PARLA per
liberare il fegato: è utile soprattutto se
hai tosse o cali di voce. Quando sei a casa da solo, quando sei in macchina da
solo con i finestrini alzati urla, canta a squarciagola oppure visualizza ed
immagina di parlare con Te stesso o con le persone che ti hanno spaventato, che
ti hanno aggredito, che ti hanno mancato di rispetto e che tu hai percepito che
facessero tutto ciò, puoi anche avercela con te stesso per averglielo permesso.
Sfogati e parla, urla, di tutto quello che pensi senza trattenerti, lascia
anche che le lacrime possano scendere se necessario, di a te stesso e a queste
persone quanto ti hanno fatto male, di a loro tutto ciò che hai bisogno di
dire. Quando senti di aver sfogato tutto termina con “sto cercando di
perdonare tutto e tutti compreso me stesso perché io merito la pace”.
Perché non posso
sfogare direttamente sulla persona?
Spesso può sembrare la via più breve,
soprattutto se è possibile farlo. Talvolta se il tuo capo ti fa molto
arrabbiare sembra sconveniente urlargli addosso tutta la tua rabbia, potresti
anche perdere il posto di lavoro. Con altre persone invece non ci tratteniamo
ed esplodiamo, spesso esplodiamo con chi non è responsabile di tutto il carico
della nostra rabbia oppure ci chiudiamo in un’apatia e un mutismo che anch’essi
derivano da una forte somatizzazione di rabbia. Occorre pensare che dopo aver
sfogato la tua rabbia in modo sano sei e sarai più predisposto a dialogare in
modo tranquillo con l’altro mettendo al centro le cose più importanti ovvero il
tuo benessere e la vostra relazione. Inoltre dal punto di vista
energetico se non sfoghi correttamente la rabbia porti con te quella vibrazione
e attiri altra rabbia. Se ti ripulisci molto bene potrai permetterti di avere,
con più facilità, relazioni colme di pace poiché non attirerai più persone
arrabbiate che vengono attratte a te grazie alle vibrazioni che emetti.
Puoi ripetere questa modalità anche più
volte al giorno e più volte nella tua vita, ogni qual volta che ne hai bisogno
e puoi trasmettere questo metodo anche ai tuoi figli e ai bambini che conosci.
MOVIMENTO
per liberare la vescica biliare: puoi
passeggiare a passo sostenuto, puoi picchiare un cuscino, fai qualsiasi
movimento fino a quando non hai il fiatone. In questo senso chi pratica sport sfoga
già molto facilmente la sua vescica biliare dalla rabbia somatizzata e dovrebbe
più solamente utilizzare gli altri due metodi descritti sopra per svuotare e
ripulire anche il fegato nel modo corretto.
Quando cammini, picchi il cuscino o fai
sport pensa a chi ti ha fatto arrabbiare, anche te stesso e quando arriva il
fiatone afferma: “sto cercando di perdonare tutto e tutti, me compreso
perché io merito la pace!”.
Puoi ripetere questa modalità anche più
volte al giorno e più volte nella tua vita, ogni qual volta che ne hai bisogno
e puoi trasmettere questo metodo anche ai tuoi figli e ai bambini che conosci.
Per i bambini il
metodo del movimento è molto efficace se realizzato in questo modo: spiega al
bambino che state per fare insieme un momento di sfogo della rabbia sana.
Ognuno di voi prende un cuscino e lo inizia a picchiare pensando a chi vi ha
fatto arrabbiare e lo picchiate fino al fiatone. Quando avete picchiato a
sufficienza il cuscino segue poi il momento del perdono ovvero non di condonare
ciò che vi è stato fatto ma bensì di liberarvi, mediante il perdono
consapevole, un dono che fate a voi stessi, di tutta la rabbia che magari
l’altro non sa nemmeno di avervi causato, l’altro, in questo senso potrebbe
anche non esistere sulla faccia della Terra, siete importanti voi e ciò che
avete dentro poiché siete voi che ora provate rabbia. Preparate uno spray con
acqua e qualche goccia di olio essenziale di Lavanda, da una a cinque gocce
saranno più che sufficienti e dopo aver scrollato il contenitore per qualche
istante vaporizzatelo nella stanza mentre vi abbracciate ed affermate: “sto
cercando di perdonare tutto e tutti, compreso me poiché merito la pace”.
Poi ti condivido di affermare che vuoi
essere ora nella pace e ti lascio una frase positiva da poter dire, pensare o
leggere ogni qual volta ne senti il bisogno:
“Dato che ora mi amo accolgo pienamente
la pace nella mia vita e nelle mie relazioni, anche quella con me stesso e
tratto me stesso con rispetto e ottengo rispetto dagli altri, proteggo con gioia
i miei confini e so di essere sempre al sicuro, perdono me stesso e gli altri e
accedo ad una nuova dimensione di pace, amore ed armonia”.
Quando la rabbia è trattenuta nel viso ci sono i seguenti inestetismi
cutanei:
pelle con totale mancanza di sebo
oppure al contrario pelle grassa ed impura.
Quando la rabbia è trattenuta nel corpo ci sono i seguenti inestetismi cutanei:
cellulite ed accumulo di peso.
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